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Troverai informazioni sui mezzi di trasporto magico
Metropolvere (Floo Network)
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La Metropolvere (Floo Network) è un polvere magica che permette di viaggiare tra una rete di camini. La Metropolvere è gestita dal Comitato per la Regolamentazione della Metropolvere. Il caso più importante di scomparsa nella rete della Metropolvere è quello di Violet Tillyman.

Affinché un camino possa essere usato come via di trasporto o di comunicazione deve essere connesso al Network. Per essere trasportato da un camino all'altro il viaggiatore deve:

  • prendere un pugno di polvere magica volante;
  • entrare nel camino;
  • pronunciare chiaramente la destinazione desiderata e gettare la polvere ai suoi piedi. La polvere può essere anche gettata direttamente nel focolare (con o senza fuoco), quindi il viaggiatore può salirci dentro e dire dove deve andare.

Parti di rete conosciuta sono:

  • Diagon Alley
  • Notturn Alley
  • La Tana (casa Weasley)
  • Privet Drive, 4 (Temporaneamente)
  • Grimmauld Place, 12
  • Ministro della Magia

« L'idea della "Metropolvere" nasce dalla canna fumaria che si trova nei camini, ma non chiedetemi di dirvi con precisione cosa sia esattamente una canna fumaria perché non lo so. So solo che esiste, ma non sono certa a che cosa serva esattamente. Avevo bisogno di un mezzo che permettesse a streghe e maghi particolarmente giovani di viaggiare, dal momento che avevo creato lo Statuto Internazionale di Segretezza che rappresentava per loro un bel problema, rendendone difficili gli spostamenti nel senso magico del termine, soprattutto su lunghe distanze. Ho pensato quindi che ciò di cui avevano bisogno era qualcosa di molto discreto ed è così che è saltata fuori la Metropolvere, un mezzo per spostarsi da una casa all'altra senza essere visti dai Babbani. È stato però divertente e comico far sì che fosse un po' difficile da utilizzare, al punto che si rischia facilmente di finire per errore nel posto sbagliato. » - commenta la Rowling

Direttamente da Pottermore: In uso da centinaia di anni, la Metropolvere, sebbene in qualche modo un po' scomoda, presenta numerosi vantaggi. Per prima cosa, al contrario dei manici di scopa, può essere utilizzata senza timore di infrangere lo Statuto Internazionale di Segretezza. Inoltre, a differenza delle Apparizioni, il rischio di farsi seriamente male è davvero limitato e, per finire, può essere utilizzata anche per trasportare bambini, anziani e ammalati.
Le case di quasi tutte le streghe e i maghi sono collegate alla Metropolvere. Mentre un focolare può essere escluso con un semplice incantesimo, per connettersi è necessario un permesso del Ministero della Magia, che regola il servizio di trasporto con la Metropolvere ed evita che i focolari Babbani siano inavvertitamente coinvolti (sebbene connessioni temporanee possano essere organizzate in situazioni di emergenza).
Oltre ai focolari domestici, sono circa un migliaio in tutta la Gran Bretagna i camini connessi alla Metropolvere, compresi quelli del Ministero della Magia e di diversi negozi per maghi e locande. I focolari di Hogwarts non sono generalmente connessi alla Metropolvere, sebbene si siano verificate diverse occasioni in cui uno o più camini sono stati manomessi, spesso all'insaputa del personale della scuola.
Anche se generalmente affidabile, gli errori possono capitare. Pronunciare il nome della destinazione ad alta voce e in modo chiaro prima di entrare nelle fiamme della Metropolvere è qualche volta difficile, a causa di cenere, calore e panico. Il più famoso episodio di errore accidentale di destinazione accadde nel 1855 quando, dopo una litigata particolarmente spiacevole con il marito, Violet Tillyman si recò in salotto e, tra sospiri e singhiozzi, gridò che voleva andare a casa di sua madre.
Diverse settimane dopo, quando ormai non c'erano più pentole pulite in casa e i calzini avevano urgente bisogno di essere lavati, suo marito Albert decise che era arrivato il momento che Violet tornasse a casa e prendendo la Metropolvere si recò dalla suocera. Con grande sorpresa, la donna gli disse che Violet non era mai arrivata da lei. Albert, un uomo sospettoso e anche un po' prepotente, pieno di rabbia e ira, perlustrò l'intera casa, ma sembrava proprio che la suocera stesse dicendo la verità.
Furono pubblicati diversi manifesti e una serie di articoli sulla Gazzetta del Profeta, ma Violet non fu più trovata. Nessuno sembrava sapere dove fosse e nessuno l'aveva vista uscire da qualche altro camino. Per diversi mesi dopo la sua scomparsa, la gente aveva paura a prendere la Metropolvere, temendo potesse farla svanire nell'aria. Tuttavia, il tempo trascorse e il ricordo di Violet si affievolì; nessun altro scomparve e così la comunità dei maghi continuò ad andare avanti come sempre. Albert Tillyman ritornò scontroso alla propria casa e non utilizzò mai più la Metropolvere per paura di ciò che aveva fatto a sua moglie.
Solo una ventina d'anni più tardi, dopo la morte di Albert, Violet Tillyman ricomparve. A causa del modo impreciso in cui aveva pronunciato la destinazione mentre entrava nella Metropolvere, invece di raggiungere il focolare di sua madre, si ritrovò a casa di Myron Otherhaus, un attraente mago che viveva in Bury St Edmunds. Nonostante il viso rigato dalle lacrime, il fatto che fosse coperta di cenere e l'aspetto trascurato, tra i due fu amore a prima vista quando Violet ruzzolò fuori dal focolaio. Myron, Violet e i loro sette figli vissero per sempre felici e contenti. (Esclusivo di Pottermore)


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